Cretto Nero, Alberto
Burri (1976-1977)
|
Nel 1973
Burri inizia a realizzare grandi opere in ceramica cotta, una di queste fu
proprio il Cretto Nero, realizzato per l'Universita della California di Los
Angeles. Nell' opera in particolare sono state utlizzate 500 parti di creta
nera formando un immagine a superficie arida e spaccata. Questa è la prima
sensazione che si prova guardando l'opera: l'aridità di un terreno deserto
spaccato in parti, sul quale non cresce niente, che distrugge l'ambiente.
Allo stesso tempo, cambiando prospettiva, l'argilla plasmata può ricordare un
tessuto urbano. Per noi ciò potrebbe rappresentare la contrapposizione fra
natura e città, dove la presenza di uno compromette la presenza dell'altra.
PAROLA CHIAVE: PLASMABILITA'
Dead Owl, Roni Horn (1997)
|
Dead Owl è un'opera di Roni Horn, artista americana nata nel 1955, e deriva dal settimo volume della serie di sue pubblicazioni, intitolato The Place, in cui lei mappa la sua interazione fisica ed emotiva con l'Islanda. Nonostante il colore bianco sia predominante, spesso sinonimo di purezza e candore nella storia, le sensazioni che provoca quest'opera sono prevalentemente negative: lo sguardo dei due gufi (esattamente uguali) creano in noi osservatori un sentore di ansia e/o timore. Ci fa riflettere anche sul tema della differenza fra realtà ed apparenza: il titolo "Dead Owl" fa capire che ciò che guardiamo non è quello che sembra e il soggetto delle foto (gufi apparentemente vivi) si contrappone alla descrizione data dal titolo (tradotto: "Gufo Morto").
PAROLA CHIAVE: APPARENZA
|
|
|
Edouard Aneris, Alessandro Benincampi